La chiesetta rurale di S.Biagio di Valle

 

1552 – chiesetta campestre di San Biagio di Valle (nel plebato di Ciano)
Liber Visitationis (Visite pastorali ) del Vescovo Foscherari - estratto dalla visita a Ciano
c/o Arcidiocesi Modena-Nonantola - carta 12v.




Trascrizione
In questa terra vi è una chiesa campestre sotto il titolo di San Biagio, che è amministrata da Don Stefano, curato della Chiesa S.Salvatore [1].

NOTE SULLA CHIESA CAMPESTRE DI S.BIAGIO DI VALLE

 Si ha notizia di questa  chiesa rurale nel documento sopra menzionato dell’anno 1552, quando il Vescovo di Modena Mons. Foscherari si recò di persona in visita pastorale sui questi luoghi e ne descrisse le parrocchie e le loro pertinenze sotto la diocesi modenese.

Ma questa piccola chiesetta, ubicata a Valle, cioè a 1-2 km. di distanza dal centro di Montombraro, viene nominata per la prima volta in un famoso codice vaticano risalente a 1291, ducento anni prima. Il chè dimostra anche la sua longevità.

Infatti nelle libro delle “Costituzioni sinodali del vescovo Jacopo da Ferrara di Modena” [2] del 1291  la chiesa di S.Biagio è compresa nella rosa delle ecclesie facenti parte del plebato di Ciano (Chiesa madre) .

 

ANNO 1291/1296/1299 – Codice Vaticano n. 7164 – foglio 25v

Rif. da : “Costituzioni sinodali del vescovo Jacopo da Ferrara di Modena

Archivio Apostolico Vaticano -Roma- comprende il catalogo di tutte le chiese sottoposte alla Diocesi
di Modena nel periodo 1291-1299- vedi elenco chiese da foglio n. 20v a foglio n.25v -
https://digi.vatlib.it/view/MSS_Vat.lat.7164

  Plebs de Ciliano   (Pieve di Ciano)

    

Trascrizione elenco : PIEVE DI CIANO (Cappelle della sua Pieve)

1- Ecclesia S. Biagio (Valle di Montombraro)
2- Ecclesia S. Salvatore (Montombraro)
3- Ecclesia S.Margherita de Castro Aliani (Ciano)
4- Ecclesia S.Alberto di Stagnano (Stagnano)
5- Ecclesia S.Bartolo de Botazono (Botazone)
6- Hospitale S.Maria de Roncadella (Roncadella di M.Ombraro)
7- Hospitale de Luzano (forse nei pressi Boschi di Ciano)


 Il Tiraboschi poi, nel suo Dizionario Topografico[3], cita una pergamena del Capitolo della cattedrale di Modena, datata 1321, in cui viene nominata ancora questa chiesa.


Rif. Tiraboschi – Dizionario topografico Stati estensi – Vol. II - Pag 386

                                                

 Ritroviamo la chiesetta di S.Biagio inoltre in un documento del 1463/73 [4], con citazione - ecclesia Sancti Blaxij- sempre appartenente al Plebs di Ciliano (Ciano).

Nel 1552, all’epoca della visita del Vescovo Foscherari, la chiesa era amministrata da Don Stefano Fontaneto parroco anche della Chiesa Sancti Salvatoris di Montombraro.

 Quasi 250 anni dopo e cioè nel 1792, il Parroco pro-tempore di Montombraro Don Girolamo Bortolotti, in un suo memoriale trasmesso anche alla Diocesi di Modena elenca tutti gli oratori presenti a Montombraro e riporta questa menzione scritta:

 “[….]  L’Oratorio pubblico di proprietà dei Signori Amici Odorici di M.Ombraro, situato in M.Ombraro in luogo detto a Valle, fabbricato l’anno 1749, dedicato a S.Pancrazio e Santa Eurosia e Sant’Antonio Abate. E’ in ottimo stato e dista un miglio e più dalla parrocchiale. Non ha né beni né obblighi. In quest’Oratorio si celebra Messa nei giorni dedicati ai Santi suddetti, ed ordinariamente nelle Feste non eccettuate per comodo delle Famiglie a quello vicine, ed a spese delle medesime, in quanto riguarda allo stipendio del celebrante. […]

  

Rif. – 1792 Il Memoriale di Don Girolamo Bortolotti – Arch. Parrocchiale M.Ombraro























                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             


                                                                                                                                                                                                                                            



Sembra dunque che l’antico Oratorio intitolato a San Biagio fosse nel frattempo caduto in rovina e in sua vece edificato nel 1749, come si legge dal Memoriale, un nuovo oratorio intitolato a S.Pancrazio, S.Eurosia e Sant’Antonio Abate.
Di questo, si legge infatti che trovavasi in ottimo stato.
Apparteneva alla Famiglia dei Signori Amici Odorici, notabili e benefattori anche dell’Istituto S.Carlo di M.Ombraro. Non si sa però se quest’ultimo sia stato eretto sulle rovine del precedente o in zona limitrofa.
Si celebrava la Messa nei giorni dedicati ai Santi protettori, per comodo delle famiglie vicine e a spese delle stesse, compreso il compenso del sacerdote celebrante.
Nel 1785 viene ancora nominato fra gli oratori appartenenti al territorio di Montombraro. 

     Rif: Archivio parrocchiale Montombraro – Dossier 14


Nel documento, il Parroco Don Girolamo Bortolotti, lo descrive in buono stato ma privo di rendite o fondi sui quali sostentarsi, adibito alle famiglie lontane dalla Parrocchiale di Montombraro.
In un altro documento del 1788 [5] la proprietà risulta sempre degli Odorici.
All’epoca la popolazione di Montombraro contava 142 Famiglie e 702 individui.

Rif: Archivio parrocchiale Montombraro – Dossier 14



L'Oratorio sopravvisse ancora fino
al 1867, sempre in possesso della
Famiglia Amici Odorici, come mostra 
quest’altro documento.

Non bisogna confondere l’oratorio
di Valle con l’altro Oratorio della “Vezzarola”, sotto lo stesso titolo di San Pancrazio.

Nel documento del 1867 vengono 
infatti distinti entrambi. 

Nella visita pastorale compiuta a Montombraro da Mons. Arcivescovo di Modena, Giuseppe Antonio Ferdinando, voce “Oratori presenti sul territorio” ne vengono elencati cinque [6]
Il nostro Oratorio di San Biagio non è più citato pertanto caduto definitivamente in rovina fra il 1867 e il 1930.

Secondo alcune testimonianze odierne, riportate da anziani del luogo, si dice che l’oratorio venisse infine utilizzato come pollaio, finchè nel dopoguerra (anni 50 ca.) fu completamente demolito ed edificata al suo posto una nuova casa.
Un anziano[7] riporta che la casa venne costruita proprio sulle fondamenta dell’Oratorio, e che le dimensioni attuali di questa dimora fossero circa delle stesse proporzioni.
Dichiara inoltre che la chiesetta era un edificio a se stante, pur essendovi adiacente un paio di case, di cui una era casa-torre, pur’essa caduta in ruderi.
Da un’esplorazione del territorio e sulle testimonianze raccolte attualmente si ha conoscenza del suo luogo di ubicazione, di cui si citano le coordinate:

Lat. 44°23.5550’N - Long. 11°1.5180’E

Non si sa però, come anzidetto, se quest’antica chiesetta rurale che documentiamo oggi anche attraverso alcune fotografie, fosse la primaria o quella secondaria costruita nel 1749.
Resta il fatto che a Valle, l’Oratorio serviva la S.Messa alla popolazione di quel borgo che doveva essere ben più abitato di oggi. Il toponimo “Vallis” è conosciuto fin dall’anno 1000.

   
Ipotetica e libera rielaborazione sulle testimonianze ricevute (anno 2024)
                         Casa torre di Valle di sopra con Oratorio di S.Biagio adiacente                         

rielaborazione Tiziana Gorrieri

ruderi della casa torre di Valle (2024)

La casa nuova costruita al posto dell’Oratorio di S.Biagio (2024)


                   
note: 

[1] Don Stefano Fontaneto, parroco della Chiesa San Salvatore di Montombraro a cui spettava la cura di questo Oratorio

[2] Rif. da  codice vaticano n. 7164 : “Costituzioni sinodali del vescovo Jacopo da Ferrara di Modena“ c/o Archivio Apostolico Vaticano -Roma  -  Questo codice comprende il catalogo di tutte le chiese sottoposte alla Diocesi di Modena  nel periodo 1291-1299-  per Diocesi di Modena vedi elenco chiese da foglio n. 20v a foglio n.25v – in particolare f. 25 -digitalizzato su https://digi.vatlib.it/view/MSS_Vat.lat.7164  (n. 7164 -  epoca 1291/1300)

[3] Tiraboschi – D.T.S. E. – Tomo II - Pag. 386

[4] Codice Silingardi da” Costituzioni sinodali e provinciali di Gaspare Silingardi” 1463/73 - c/o Arcidiocesi di Modena e digiltalizzato sul portale “ Ludovivo Medialibrary”.

[5] Arch.Parrocchiale Montombraro – Dossier 14

[6] I 5 Oratori elecati dal Parroco Don Giuseppe Mordini, esistenti nel 1930 sono :  l’Oratorio del Carmine (adiacente alla Chiesa Nuova)  - l’Oratorio S.Carlo – l’Oratorio di S.Antonio da Padova - l’Oratorio di Valdiserra e l’Oratorio privato Ronchi.

[7] Testimonianza del Sig. Stanzani che abitava a Valle

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